2010
regia: Lisa Cholodenko
cast: Mia Wasikowska, Julianne Moore, Annette Bening, Mark Ruffalo, Josh Hutcherson
Pensato come Un prodotto di massa uscira nelle sale a febbraio, la storia di un matrimonio lesbo, i cui figli vanno alla ricerca del loro donatore di sperma, da li inizieranno le incomprensioni.
Una commedia divertente che si assume l'arduo compito di essere un ibrido tra le commedie a tema omo e i lungometraggi impegnati, putroppo questo compito non riesce. Pero' si presenta come un film introduttivo adeguato come base per tentativi di blockbuster più sfrontati con questa tematica.
I punti deboli ci sono, una camera a braccio un po troppo indecisa e timida, la presentazione stereotipata di una binarieta' lesbica tradotta in una mamma con capelli corti e atteggiamenti maschili con un carattere tendente al dominio, l'altra differente e non a caso e' lei che si trovera' di fronte alla tentazione dell'eterosessualita'.
Trovo sbagliato quest'approccio che considera l'orientamento sessuale come qualcosa di intermittente, con una protagonista indecisa su quale partner sessuale preferisca, non parlando di bisessualità.
Secondo me è una pellicola che soffre un po di un femminismo di stampo malsano, visto che il motore dell'azione è affidato assolutamente a personaggi femminili, il figlio minore e il padre biologico sono travolti dalle decisioni della sorella e della donna; la trovo una posizione sbagliata e discriminatoria, soprattutto perchè non viene data voce a quei personaggi, soprattutto quello di Mark Ruffalo, che si ritrova ad essere etichettato nella stessa categoria di appartenenza, ignorando i cambiamenti e la maturità raggiunta dal suo personaggio; giustificando le sue azioni non più come desiderio, come si fa all'inizio del film ma come amore.
Avrei preferito una proposta pluralista per il finale, soprattutto dalla Cholodenko che si è trovata a scrivere e dirigere un soggetto con forti valenze autobiografiche.
Nonostante tutto è un grande passo per il cinema destinato al grande pubblico, di presentare in un tono differente questo argomento.
Azzeccatissimo il titolo, che esprime il nucleo del film, ovvero il bene per i figli che porta a scelte e cambiamenti personali ed a volte sacrifici.